62^ EDIZIONE - 2006 - VICENZA-BIONDE

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Domenica 23 Aprile 2006

Dalla Redazione Sportiva del quotidiano "L'Arena" di Lunedi 24 Aprile 2006, il resoconto della gara offerto da Renzo Puliero, inviato speciale alla 62^ edizione della Vicenza-Bionde.
Nell'articolo relativo al "DOPO CORSA" l'intervista al Presidente Filippo Scipioni sulle difficoltà organizzative ed un pensiero all'amico Alberto Tonini.

Elite-under 23. Il padovano della Trevigiani si aggiudica la 62^ edizione della Vicenza-BIONDE
Il chilometro di Beccaro

di Renzo Puliero

da Vicenza

Davide Beccaro, campione veneto in carica, padovano di Selvazzano Dentro, classe 1982, al secondo anno nella categoria élite, interpreta al meglio la Vicenza-Bionde, è pronto ad entrare nel manipolo di dieci corridori che sanno cogliere l’attimo giusto per uscire dal gruppo di una quarantina di atleti e, sapendosi chiuso allo sprint, ha la gamba giusta per innescare un cambio di marcia ad un chilometro dall’arrivo ed a conservare un minimo vantaggio su Kalmuratov e gli altri. Non si può parlare di vittoria per distacco, ma non c’è stato nemmeno sprint vero a conclusione di una 62^ edizione di una corsa vecchia di età, ma sempre giovane per il fascino che conserva, per il pubblico che attrae alla partenza dalla sontuosa piazza dei Signori di Vicenza, sulla salita del Roccolo e nel passaggio da piazza Bra, oltre che nel circuito finale tra Bionde e Salizzole. L’Unione Sportiva Bionde di Filippo Scipioni aggiunge un’altra gemma alla collana di organizzazioni perfette, superando bene l’assenza di Alberto Tonini, splendido direttore di corsa nelle ultime edizioni, ora in un letto d’ospedale impegnato a vincere un’altra battaglia. Claudio Rigo e Sergio Bianchetto lo sostituiscono nel migliore dei modi e la corsa fila via liscia, nonostante i problemi insiti in una gara in linea, che attraversa ben 24 comuni, ugualmente divisi tra Vicenza e Verona.
La Vicenza-Bionde (186 al via) entra nel vivo in vista del Roccolo che 14 corridori (Dugani, Garziera, Crivello, Buttazzoni, Canzini, Vailati Facchini, Zanco, Gallo, Dawson, Masiero, Beccaro, Rech, Cazzola, Corsini) affrontano con 50" sul gruppo. Sulla salita, il più attivo è Vailati Facchini (8° l’anno scorso a Bionde), ma è Corsini (Lucchini Gallina) a fare la differenza con uno scatto secco che lo porta a vincere il Gpm davanti a Masiero e Garziera. A fine discesa, si trovano in testa in 37 (Garziera, Marangon, Moi, Gallo, il veronese Fabio Zordan, della Mantovani di Billy Ceresoli, Bisello, Pavarin, Pisetta, Tassinari, Casotto, Masiero, Sullivan, Pinos, Da Lozzo, Cazzola, Buttazzoni, Canzini, Amerighi, Rivera, Dawson, Clarke, Capponcelli, Richese, Kalmuratov, Higgerson, Pagani, Coss, Borgato, Beccaro, Corsini, Vailati Facchini, Sabauliauskas, D’Osvaldi, Belletti, Tommaselli, Rosolen). Alle loro spalle, il gruppo è diviso in due tronconi e la corsa è tutta in un minuto. Ma non c’è ricongiungimento. Solo Zanella, Modolo, Della Martire, Corrà, Cortivo rientrano sui battistrada, che transitano dalla Bra con 1’05" sul gruppone.
Verso Villafontana, Borgato e Bisello allungano, Coss si inserisce, ma il tentativo è vano. Davanti, comunque, c’è battaglia. Ed a Bovolone ecco davanti quelli che saranno i primi dieci dell’ordine d’arrivo. Quando si entra nel circuito di Bionde, il vantaggio è minimo: 23", ma dopo 150 chilometri di corsa nel solleone la fatica si fa sentire e la Vicenza-Bionde non sembra più una corsa per velocisti, ma una in salita, comunque per uomini di fondo. Velocisti di rango, davanti, del resto, non ce ne sono. E quelli dietro si arrendono presto. A 20 km dall’arrivo, il gruppo è battuto: transita a 2’20", a sua volta diviso. Solo Capponcelli, Belletti, Moi e Rosolen tengono nel mirino i fuggitivi. Ma lo raggiungeranno.
Tra i battistrada, c’è battaglia. Nessuno si sente sicuro nel caso di arrivo allo sprint. Kalmuratov e Vailati Facchini allungano, inutilmente. Ci prova Oss, niente da fare. Tocca a D’Osvaldi, che insegue le giornate felici della stagione scorsa. Masiero lo blocca. Mancano 4 chilometri e Kalmuratov rilancia l’offensiva. Questa volta, il compagno di colori Vailati Facchini lo copre, ma il fuggitivo non va oltre venti metri di vantaggio. Oss va a chiudere, insiste, guadagna qualcosa, troppo poco. Tocca a D’Osvaldi bloccare il tentativo. Siamo ormai all’ultimo chilometro. Scatta Masiero, ma si tocca con Bisello ed i due finiscono a terra. Si rialzano subito, ma la corsa è perduta. Va a vincerla Beccaro. Al suo allungo, tenta di reagire il solo Kalmuratov, ma non gli arriva a ruota.


ORDINE D’ARRIVO
1) Davide Beccaro (Trevigiani), km 170 in 3.59’04", media 42.666;
2) Muradjan Kalmuratov (Lucchini Gallina), 3) Matthew Cross (Cycling Australia), 4) Diego Vailati Facchini (Lucchini Gallina), 5) Marco Borgato (Coppi Gazzera), 6) Daniel Oss (Zalf Desirée Fior),7) Marco Da Lozzo (Bibanese) a 6"; 8) Luca D’Osvaldi (Marchiol) a 22"; 9) Manuel Bisello (Modall) a 39"; 10) Federico Masiero (Zalf) a 1’06".

DOPO CORSA



Il «grazie» ad Alberto Tonini
Scipioni: «È sempre più dura»
Il vincitore: «Ho fatto il furbo»



Bionde. Il primo pensiero di Filippo Scipioni, presidente dell’Us Bionde, quando arriva sul palco d’arrivo, è per Alberto Tonini: «Ci manca. Ma se tutto è andato bene anche questa volta, è tanto merito suo che aveva predisposto tutto al meglio prima di accusare quel malore». E Claudio Rigo, che l’ha degnamente sostituito con la collaborazione di Sergio Bianchetto, esterna così i suoi sentimenti: «Tante parole non servono. Tutto è andato per il meglio. A nome mio personale e di Alberto Tonini, non presente fisicamente, per motivi di salute, ma presente con il pensiero, voglio ringraziare Bianchetto per la disponibilità prestata, tutti i dirigenti e collaboratori dell’Us Bionde, le forze dell’ordine, autorità e nessuno me ne voglia se dimentico qualcuno». In particolare, Rigo sottolinea «il grande lavoro dei Vigili urbani di Verona, che hanno consentito un passaggio per la città, curato nei minimi particolari, e senza alcun problema».
Filippo Scipioni, che alla partenza ha ricevuto una targa dal Comune di Vicenza, «segnale importante di amicizia», tira un sospiro di sollievo. «Gli ultimi due mesi - dice - sono stati durissimi». «E’ stata - aggiunge - una bellissima giornata di sport e invito il paese a continuare a sostenerci perchè non si può dare per scontato che la corsa vada avanti. Se prosegue è per la grande passione che ci anima, ma la fatica è tanta».
Seguono le ultime fasi della corsa anche le "ragazze d’oro" del nostro ciclismo: Elisa Frisoni («sino a giugno, farò attività su strada per poi riprendere su pista») e Valentina Scandolara, reduce dal successo nella sua prima cronometro.
Davide Beccaro, il vincitore, commenta così la sua corsa: «Sono entrato nella fuga buona e lì ho fatto il furbo perchè, sapendomi battuto in volata, ho tirato poco ed ho risparmiato energie, tenendo la gamba per il finale. Così sono partito all’ultimo chilometro, quando nessuno, probabilmente, se lo aspettava, e sono riuscito a vincere. Non pensavo di andare così forte con il primo caldo e spero di fare una buona stagione per meritare, alla fine, il passaggio al professionismo». Il suo direttore sportivo, Zoccarato (Trevigiani), confessa: «Eravamo messi male ed ero molto scontento della mia squadra sino all’arrivo. Poi Beccaro ha vinto e tutto è finito bene, ma eravamo troppo pochi nel gruppo dei quaranta». (r.p.)




Scatto bruciante all'ultimo Km di gara, del ragazzo di Selvazzano Dentro (PD), campione veneto in carica, al secondo anno d'Elite.
A Bionde l'acuto di Beccaro
Per la U.C. Trevigiani il nono successo stagionale

Una splendida giornata di sole ha caratterizzato questa edizione della Vicenza-Bionde, con una cornice di pubblico come non si vedeva da qualche anno. In 186 sono partiti dalla splendida Piazza dei Signori di Vicenza, mossiere l'Assessore allo Sport Cav. Gianfranco Morsoletto. Partenza ufficiale appena fuori dalla città, la corsa transita da Malo offrendo alcuni spunti sulla breve salita della Priabona, troppo vicina alla partenza per creare selezione. Discesa velocissima con il gruppone tutto allungato verso Trissino e Alte Ceccato dove immettersi sulla Strada Statale per Verona. Gli allunghi sono continui e gli scatti si susseguono rempre rintuzzati fino a Caldiero-Colognola ai Colli dove inizia il falsopiano che dovrà portare i corridori ai piedi del Roccolo (GPM) mentre si forma un gruppo di una decina di atleti che guadagnano una quarantina di secondi. La salita, breve ma dura, viene percorsa tutta d'un fiato, e vede scollinare per primo al GPM Marco Corsini del G.S. Lucchini, a pochi metri inseguono nell'ordine Federico Masiero della Zalf e Alessandro Garziera della Termopiave.
La discesa verso Mezzane è da brivido, sul filo degli 80 Km/h si forma un terzetto che sente sul collo il fiato degli inseguitori, con il resto del gruppo allungatissimo e in fila indiana, lanciato verso la riconquista della pianura. A Lavagno si forma un gruppo forte di una quarantina di elementi che giungono alle porte di Verona Porta Vescovo, inseguiti da un quintetto a 15 secondi. La corsa è tutta in un minuto, si attraversa il centro storico di Verona ed è come sempre uno spettacolo il passaggio da Piazza Brà con l'Arena e la Gran Guardia a fare da sfondo per i corridori. La città è ormai alle spalle (grazie ai Vigili Urbani di Verona e agli oltre trenta motociclisti messi a disposizione dall'organizzazione) e al Pozzo di S. Giovanni Lupatoto sono quaranta i secondi di distacco per un gruppo costituito da 45 corridori. La grande pianura veronese che porta a Bovolone offre lo spettacolo di un lungo serpente colorato che a Villafontana  viaggia con circa un minuto di vantaggio sul resto del gruppo. Si attraversa Bovolone ed a Salizzole il gruppo di testa si riduce a una decina di  elementi più una coppia ad inseguire. Davanti non c'è molto accordo e al primo passaggio sotto lo striscione di Bionde (tre giri del circuito finale da 11 Km) è Sabaliauskas della Coppi Gazzera a guadagnare il traguardo volante. In testa sono ora in otto, rispettivamente: Masiero (G.S. Zalf) Bisello (S.C. Modall) Beccaro (U.C. Trevigiani) Da Lozzo (G.S. Permac) Borgato (G.S. Coppi Gazzera) Kalmuratov e Vailati (G.S. Lucchini) D'Osvaldi (G.S. Marchiol). Ad inseguire Coss (Australia) e Oss (G.S. Zalf) che riescono finalmente ad operare l'aggancio. Il gruppetto dispone di circa 20 secondi di vantaggio a due giri dalla fine. Da dietro esce una coppia, Moi (G.S. Marco Pantani) e Belletti (U.C. Trevigiani) ma guadagnano pochi secondi e vengono presto riassorbiti dal gruppo. Al suono della campana assistiamo al passaggio del gruppetto dei primi con circa 45 secondi di vantaggio. E' il G.S. Lucchini a prendere l'iniziativa con Vailati e Kalmuratov che scattano a ripetizione ma vengono sempre riacciuffati. Ci prova D'Osvaldi (G.S. Marchiol) ma è l'indomito Masiero (Zalf) che chiude su tutti, sperando in un attacco anticipato del compagno di squadra Oss che infatti ci prova a due Km dal traguardo ma viene inesorabilmente ripreso nel susseguirsi frenetico degli scatti.
Intanto Davide Beccaro rimane sornione alla ruota, non ha nulla da perdere ed è consapevole che dovrà giocare tutta la partita da solo. L'occasione buona arriva all'ultimo Km con la caduta di Masiero e Bisello (si rialzano subito). Beccaro scatta come una molla, ci crede, e guadagna una ventina di metri su Coss che rinviene e gli arriva vicino, ma poi cede e viene superato da Kalmuratov. Ma ormai è solo una lotta per il secondo posto, Davide tocca il cielo con le mani, la Vicenza-Bionde dei suoi sogni è finalmente sua.

Ettore Isoli

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L'ARRIVO DI BECCARO
L'NTERVISTA DI ADRIANO ZAMBON E RENZO PULIERO
IL PODIO CON SILVIA MISS CORSA 2006
1° BECCARO - 2° KALMURATOV - 3° COSS
L'ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI VICENZA, CAV. GIANFRANCO MORSOLETTO MENTRE CONSEGNA UNA TARGA AL PRESIDENTE DELL'U.S. BIONDE FILIPPO SCIPIONI.
NELLA FOTO IL SINDACO DI SALIZZOLE E IL VICE PRESIDENTE PROV.LE DELLA F.C.I. DI VICENZA SIG. CONCATO
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